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Intervista a Nicola Di Tommaso sulla nuova produzione LEARN SOMETHING NEWS   ( LEGGI )

[a cura di Alceste Airoldi – Musica Jazz]

“Di Tommaso propone un jazz stilisticamente ibrido di matrice contemporanea, in cui la fusione a caldo delle due scuole di pensiero, americana ed europea, si incastona in una scrittura in continua trasformazione”

[Jazz.it]

Nicola Di Tommaso strandard trio – vol. I, registrato con Luca Fattorini al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria,
di prossima uscita per Filibusta Records, è il primo album a suo nome.
“Un artista dotato di grande talento e sensibilità”

[Francesco Favano – Jazz Italia]

Senza dubbio un album di omaggio quello di Nicola Di Tommaso, un omaggio senza dubbi né sulla scelta dei Maestri da rileggere né sull’espressione stilistica, al di là di formule consuete o di formalismi fini a se stessi.
Il modo del chitarrista segue una corrente di energia che spinge in direzioni mainstream molto composte e non prive di una sottile raffinatezza nell’arrangiamento e nell’uso di registri morbidi, definiti da coloriture riferibili a Jim Hall e al Wes Montgomery più avvolgente. In questa definizione estetica troviamo i motivi del congiungere, con trait d’union versatile e disteso, John Coltrane (“Like Sonny”), Miles Davis (“Milestones Old”) e Bill Evans (“Turn out the Stars”), percependo il nesso secondo una sensibilità del tutto personale più che per ordine filologico cui obbedire in modo ossequioso. Ciò rende la performance viva e trasferibile su un piano artistico che non sappia né di coup de théâtre né di malie strumentali né d’incantesimi cromatici abbaglianti, recando il senso della cultura jazzistica nella liberazione dal vincolo accademico e nell’equilibrio del sentire in ogni frammento la ricerca della propria Storia, come suggerito dalla sintesi emotiva di “I’m getting sentimental over you”, splendida evergreen di George Bassman, a suo tempo nobilitata da Tommy Dorsey, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra e, soprattutto, da quel Bill Evans che appare così vicino al portamento naturale ed alla garbata misura espressiva del Nostro.
Ben accompagnato dalla ritmica di Luca Fattorini al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria, Nicola Di Tommaso non perde l’ottima chance per librare in forma elegante il proprio mondo musicale nella luce di “Willow weep for me”, fonte di tanti mutabili passaggi lirici da Billie Holiday a Nina Simone, da Dexter Gordon a Barney Kessel (chitarrista anche lui, e non è un caso), popular song scritta da Ann Ronell nel 1932 e qui letta nella centralità poetica del verso “To leave my heart a sign”, che vogliamo liberamente tradurre nel senso che anima il sensibile sedimento dell’ispirazione: “Per lasciare un segno nel mio cuore”.
Nicola Di Tommaso – chitarra, Luca Fattorini – contrabbasso, Enrico Morello – batteria.
Nicola Di Tommaso
Standard Trio Vol.1


FILIBUSTA 2016 
Fabrizio Ciccarelli

Cinque brani in ventisette minuti compongono la scaletta di questo lavoro firmato dal chitarrista Nicola Di Tommaso, per l’occasione in trio con Luca Fattorini al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria. L’aspetto espressivo dei temi proposti, come il celebre I’m getting sentimental over you, è affidato alla chitarra del leader, il quale, partendo dalla radice melodica dei brani, si produce in lunghi e avvolgenti assolo, evidenziando un timbro sempre misurato e, in certi passaggi, confidenziale.  (RP)
Nicola Di Tommaso
Standard Trio Vol.1

FILIBUSTA 2016 
Jazzit

Il giovane chitarrista molisano Nicola Di Tommaso è un artista dotato di grande sensibilità e consapevolezza, e nel nuovo lavoro intitolato Our Portraits ci propone nove composizioni originali in cui abbiamo conferma delle sue capacità di innovazione e contaminazione, con una musica che unisce tradizione americana e suono europeo.
Cifra stilistica predominante dell’opera sono i continui intrecci tra la chitarra di Di Tommaso e il sax di Daniele Tittartelli. Idue musicisti insieme al resto del quartetto trovano qui occasione di sfoderare il loro estro artistico confrontandosi a vicenda. Ne sono conferma la ritmica solida di Enrico Morello, poliritmica e incisiva al punto giusto e le note dense ed efficaci del contrabasso di Francesco Galatro.
L’improvvisazione è alla base del lavoro, che si avvale di brani come la morbida “Tram19” e lo swing dal piglio deciso di “90Gradi”. Da non dimenticare la mid-tempo “La piazza dei dolori” e la finale “Seconda illusione” in cui le note di Tittarelli conferiscono al brano un senso di poeticità sorprendente.
Our Portrait stupisce per la sua varietà di stili in cui il lirismo e complessità armoniche sembrano andare di pari passo, il tutto senza forzature e eccessi manieristici. Nicola Di Tommaso tra l’altro è coadiuvato da tre nomi di spicco della scena romana, musicisti che si contraddistinguono per originalità, tecnica ma anche grande capacità comunicativa. Tutti questi elementi rendono il disco un prodotto dal notevole standard qualitativo, necessita di un ascolto attento e paziente, ma alla fine riesce a soddisfare l’orecchio più esigente e desideroso della buona musica.
Nicola Di Tommaso quartet Jazzitalia
 OUR PORTRAITS


Francesco Favano per Jazzitalia

Il chitarrista molisano debutta in veste di titolare incidendo sotto l’etichetta della Camilla Records, giovane etichetta discografica nata in seno al Saint Louis College of Music di Roma. Di Tommaso propone un jazz stilisticamente ibrido di matrice contemporanea, in cui la fusione a caldo delle due scuole di pensiera, americana ed europea, si incastona in una scrittura (le composizioni sono tutte autografe) in continua trasformazione. Brani che si articolano nel dualismo melodico-timbrico fra chitarra e sassofono attraverso puzzle tematici, ostinati, cambi di direzione e contrappunti, incastonati nelle geometrie poliritmiche disegnate da Galatro e Morello. La minacciosa Colt45 è un’armonia ad anello dalla quale emerge il solismo rilassato del bandleader e di Tittarelli, mentre ci si immerge nelle cullanti cadenze della bossa nova con Tram19 cui fa eco il doppio senso ritmico di 90 Gradi, moto perpetuo di accelerazioi e rallentamenti. (ADV)
Nicola Di Tommaso quartet


OUR PORTRAITS
 Jazzit

Valorizzare il ricco e immenso retaggio culturale appartenente al jazz attraverso un rispetto incondizionato e un amore profondo. Standards Trio Vol. 1 è la nuova realizzazione discografica a cura del chitarrista Nicola Di Tommaso, che per questo capitolo è coadiuvato da Luca Fattorini (contrabbasso) ed Enrico Morello(batteria). Il CD contiene cinque brani che sgorgano dall’ispirata vena compositiva di John Coltrane, Ann Ronell, George Bassman, Miles Davis e Bill Evans. L’esotico Like Sonny (John Coltrane) è un brano denso di fascino. Di Tommaso dà vita a un’elocuzione fluida e godibile, impreziosita da un ottimo controllo dello strumento e da una ritmica tetragona costruita dal tandem Fattorini-Morello. Willow weep for me (Ann Ronell) è una composizione velatamente ammiccante. Qui il chitarrista snocciola alcune spassose inflessioni bluesy unitamente a delle fugaci ed efficaci impennate cromatiche. Turn out the stars (Bill Evans) è un’autentica pietra miliare, particolarmente toccante. Di Tommaso concepisce un eloquio pacato, sobrio e madido di intenso lirismo. Standards Trio Vol. 1 è un album indubitabilmente piacevole, che rappresenta la testimonianza di un legame indissolubile con la tradizione jazzistica manifestato da Nicola Di Tommaso e da i suoi due compagni di viaggio con onestà intellettuale, coerenza, convinzione e orgoglio.

Recensione “Standards Trio Vol.1” di  Nicola Di Tommaso
Italiani in jazz
Etichetta discografica: Filibusta Records
 Stefano Dentice

Nicola Di Tommaso strandard trio – vol. I, registrato con Luca Fattorini al contrabbasso ed Enrico Morello alla batteria,
di prossima uscita per Filibusta Records, è il primo album a suo nome.
“Un artista dotato di grande talento e sensibilità”


[Francesco Favano – Jazz Italia]

“Di Tommaso propone un jazz stilisticamente ibrido di matrice contemporanea, in cui la fusione a caldo delle due scuole di pensiero, americana ed europea, si incastona in una scrittura in continua trasformazione”

[Jazz It]